Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio, antichissima cittadina su un colle al confine tra Lazio e Umbria, quasi a metà strada tra Orvieto e Viterbo, è di una bellezza accecante e commovente. Costruito su un colle di tufo e collegato al resto del mondo solo da un ponte sopra la vallata, il borgo sembra un’isola sospesa tra i calanchi argillosi: calanchi che sono destinati all’erosione, a “evaporare”, a causa di due torrentelli che da millenni consumano la roccia. Civita sta morendo, piano piano, mangiata dal tempo e dall’inesorabilità degli elementi. Ma oggi, per fortuna, è ancora lì, aggrappata saldamente alla sua torre di pietra che sovrasta la campagna laziale. Anzi, negli ultimi anni diversi palazzi del centro sono stati recuperati e restaurati, cascate di fiori abbelliscono le finestre e le scalinate, nelle viuzze del borgo si aprono nuovi locali e ristoranti. Nonostante sia abitata solo da uno sparuto gruppetto di famiglie, che non l’ha voluta abbandonare, la cittadina sta vivendo una nuova giovinezza. Un canto del cigno? Non importa, Civita non è mai stata così bella. Se dopo la passeggiata vi è venuta fame, vale assolutamente la pena sedersi in uno dei tavolini all’aperto delle osterie o delle norcinerie per assaggiare carne e salumi di maiale – porchetta in primis – e la celebrità locale, le fettuccine condite con un sugo di interiora di pollo.